300 REMI DELLO STRETTO (Navigando - per ora - in un mare di burocrazia) Eravamo fermi al lontano 2 gennaio 2011, ma, anche in questo caso, solo apparentemente. In effetti, il periodo di tempo fin qui trascorso da quella data è stato denso di impegno volto a chiarire fondamentali aspetti autorizzativi per i quali siamo costretti a navigare nel mare della burocrazia italiana che, come si sa, è di gran lunga più periglioso del tratto compreso tra Scilla e Cariddi di omerica memoria. Ma noi non possiamo non essere consapevoli che … Per aspera ad astra… Il problema che stiamo affrontando concerne, a nostro avviso, l'ennesima svista del Legislatore che, da un lato definisce nave il natante, con qualsiasi mezzo di propulsione, che sia lungo oltre 24 metri e, dall'altro, non menziona neppure i natanti a remi, allorchè tratta della loro eventuale iscrizione al RINA, ovvero della loro guida, ai fini della patente nautica. Il dubbio che ci ha fin qui fermati è sorto dal timore che la barca da realizzare per il conseguimento del record del mondo, pur essendo modulare, cioè composta dall'unione elastica di più moduli di lunghezza di circa 12 metri cadauno, possa essere considerata nave e non semplicemente, come ancora oggi riteniamo, barca a remi, ancorchè di lunghezza eccezionale. A sostegno di tale tesi, infatti, è stato evidenziato che, diversamente, dovrebbe essere considerata nave perfino un serpentone di oltre 24 metri lunghezza, formato da materassini gonfiabili, uniti tra di loro, su cui prendano posto (intesi come qualsiasi mezzo di propulsione) altrettanti atleti nuotatori… D'altra parte, è pure comprensibile che si debba sciogliere il dubbio, prima di dare il via alla realizzazione dei moduli che andranno a formare la barca, anche a volerne costruire inizialmente una di "soli" 30 metri, con la quale si potrebbe stabilire un primo record del mondo come numero di vogatori sistemati in ragione di cinque per ogni coppia di remi. Per cercare di risolvere l'amletico dubbio, Aura Loci ha inviato una nota alla Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, chiedendo un parere in merito alla classificazione che verrebbe attribuita alla realizzanda barca, prima di assumere impegni economici o di altro genere. La Capitaneria di Porto, nella persona del suo ottimo Comandante, ha risposto con lettera interlocutoria con la quale ha comunicato di avere trasmesso il quesito agli Organi superiori, onde evitare pareri difformi. L'ambizioso record resta perciò condizionato dal parere che ci sarà fornito. Aura Loci Per Aspera Ad Astra
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